Armonizzazione tra leggi nazionali ed il Regolamento. Il nodo del Consenso come base giuridica a tutela del lavoratore.
Durante la pandemia, il Ministro dell’Istruzione e della Cultura del Land Assia ha stabilito un quadro giuridico per consentire l’istruzione a distanza tramite videochiamate. Secondo questo quadro, gli alunni (o i genitori degli alunni) devono dare il loro consenso al trattamento dei dati personali. Tuttavia, nessuna disposizione simile si applicava agli insegnanti.
DPO e Conflitto di Interesse
La Corte di giustizia dell’Unione europea sostiene che i responsabili della protezione dei dati, i Data Protection Officer, possono mantenere altri compiti e mansioni nell’ambito del loro ruolo, se non comportano un conflitto di interessi.
SCHREMS II – IL CASO GERMANIA
Lo scorso 16 Luglio del 2020 una storica sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea (“CGUE”) denominata “Schrems II” (decisione C-311/18 del 16 luglio 2020) ha invalidato il “Privacy Shield Framework”, il regime di trasferimento internazionale dei dati tra l’Unione europea e gli Stati Uniti che attestava la adeguatezza degli USA in merito alla protezione dei dati personali, invalidando di fatto la decisione di adeguatezza stessa. Da notare, comunque, che non è la prima volta che la CGUE si pronuncia in merito all’invalidità di particolari decisioni di adeguatezza della Commissione Europea, infatti, il 6 ottobre 2015 la stessa corte, tramite la sentenza Schrems, ha annullato l’accordo “Safe Harbor” già siglato nel 2000 tra la EU e gli USA avente a oggetto sempre il regime di trasferimento internazionale dei dati.